Siamo davvero grati – afferma il Banco Alimentare – all’Amministrazione e al Sindaco Antonio Somma per questa scelta, segno di una stima per quello che abbiamo fatto e che facciamo quotidianamente per le persone indigenti della nostra regione.
E’ un progetto sociale ed educativo pensato come luogo di aggregazione per famiglie e giovani.
Un grande “oratorio moderno” al servizio della gente, che coinvolgerà centinaia di volontari e migliaia di famiglie.
La vocazione del Banco Alimentare non è solo assistenziale e solidale ma anche sociale e formativa per l’intera persona e la collettività. Per questo abbiamo pensato di realizzare un’opera che potesse dare un contributo alla comunità anche dal punto di vista aggregativo ed educativo.
Difatti, oltre al corpo principale, il magazzino di stoccaggio e distribuzione alimentare, abbiamo previsto di realizzare uno spazio con attrezzature sportive e un centro educativo per ragazzi, soprattutto quelli con difficoltà di apprendimento, che saranno seguiti attraverso il metodo Feuerstein. Questo metodo, di un importante filosofo e pedagogo ebreo, è diffuso in tutto il mondo e sarà applicato grazie a formatori ed educatori riconosciuti a livello nazionale. Le attrezzature sportive, da sempre e ovunque, sono riconosciute opere di pubblico interesse e lo sport è considerato da tutti come luogo di incontro ed educazione.
Ringraziamo anche coloro che hanno manifestato parere contrario perché, proprio loro, saranno lo stimolo a tenere la barra dritta. Terremo ben presenti le loro osservazioni in piena coerenza con il nostro unico scopo: fare il bene. E, come ci ha ricordato Papa Francesco all’ultima udienza concessa alla Rete Banco Alimentare in Italia: “Il bene va fatto bene. Non si può fare il bene senza volersi bene”.
Per questo, con il desiderio di una sempre maggiore condivisione, rinnoviamo la nostra piena disponibilità ad ogni tipo di chiarimento con chiunque, singoli cittadini o amministratori, ribadendo che, ogni giorno, il Banco è una casa aperta e chiunque può “venire a vedere” da vicino quello che facciamo e faremo. Un vecchio metodo, introdotto duemila anni fa e che funziona meravigliosamente. Si, meravigliosamente. Perché ogni giorno è una meraviglia vedere tanti uomini e donne di buona volontà che danno parte del loro tempo per aiutare gli ultimi.
Accettiamo la sfida di chi ha manifestato qualche perplessità, invitandolo a “venire a vedere”, sin da ora e anche quando sarà realizzato il nuovo Banco Alimentare della Campania. Da sempre, infatti, siamo abituati a rispondere ai dubbi, non con le spiegazioni ma con i fatti. Saranno i fatti (quello che davvero realizzeremo e soprattutto come lo faremo) che daranno ragione alla onorabilità della nostra opera e anche delle nostre singole persone.
Banco Alimentare è una delle più grandi opere caritatevoli e sociali in Italia.
Il Banco Alimentare della Campania aiuta nella nostra regione 152.564 persone (divenute 217.411 durante il periodo del Covid) consegnando loro, ogni mese, un pacco alimentare contenete generi di prima necessità. Inoltre aiuta le mense per i poveri della Campania distribuendo oltre un milione di pasti all’anno. Solo nel 2019, Banco Alimentare Campania ha distribuito nella nostra regione 7.000 tonnellate di cibo per un valore commerciale di circa 15 milioni di euro