Sempre su Il Mattino l’avvocato del club, Gian Michele Gentile, ha così risposto all’azione di Cerci: “So che Cerci aveva originariamente sottoscritto un primo contratto, poi rescisso e sostituito a gennaio da nuovo accordo che è scaduto con la fine della stagione. Adesso pretende di ripristinare il vecchio contratto che era stato risolto consensualmente”. La contestazione del calciatore sarebbe nata proprio sulle modalità con cui, a metà stagione, sarebbe avvenuto il cambio del vincolo contrattuale.
Pertanto la richiesta di Cerci sarebbe quella di ritenere valido il primo autografo apposto in calce al contratto, quello datato agosto 2019. Spetterà dunque al Collegio Arbitrale l’ultima parola