Affezionato in modo profondo ad entrambe le realtà, da calciatore è stato sicuramente una bandiera della Salernitana, avendo collezionato 230 presenze complessive e indossato anche la fascia da capitano: “è una piazza che mi ha dato tanto, ho avuto inoltre la fortuna di vivere negli anni migliori del club, rimane una squadra a cui sono particolarmente legato”.
Il tecnico veneto però non dimentica gli anni vissuti a Reggio Calabria che, anzi, sono stati significativi e importanti allo stesso modo: “se non ci fosse stata la Reggina con Giacchetta e il presidente Foti probabilmente non avrei mai fatto l’allenatore. E’ logico che devo tanto anche a loro e alla città, è stata una parentesi fondamentale”.
Sulle due compagini aggiunge: “Sono due piazze molto importanti. La Salernitana lo scorso anno li ha già sfiorati, mentre Reggio ha tanti anni di Serie A quindi è abituata al calcio che conta. In ogni caso questa sarà un’annata molto strana a causa del Coronavirus, non è possibile sapere come andrà a svilupparsi. Ci saranno molti turni infrasettimanali, quindi non è facile fare pronostici”.
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