«Con il passaggio della stagione estiva, si è registrato un aumento notevole nell’incidenza e nella prevalenza dei casi – afferma Gianfranco Damiani, docente di Igiene all’università Cattolica di Roma – in parallelo, si è osservato un incremento del numero dei pazienti ospedalizzati, passato da meno di 800 alla fine di luglio ai circa 2.900 attuali. Questi numeri, pur per ora meno preoccupanti dei dati proveniente da altri Paesi europei, evidenziano la necessità di continuare a rispettare misure di contenimento e i protocolli di sicurezza e a operare un’attenta sorveglianza epidemiologica».
I dati al 22 settembre mostrano che la percentuale di casi attualmente positivi (45.489) sulla popolazione nazionale è pari allo 0,08% (in crescita rispetto ai dati del 15). La percentuale di casi (300.897) sulla popolazione italiana è in sensibile aumento, passando dallo 0,48% allo 0,50%. Il primato per la prevalenza in questo periodo sulla popolazione si registra nella Provincia autonoma di Trento (1,06%) e in Lombardia (1,04%), seguita da Valle d’Aosta (1,02%) ma è in Sardegna (0,11%), Lazio (0,10%), Emilia-Romagna (0,10%), Liguria (0,10%) e Provincia di Trento (0,10%) che oggi si riscontra la maggiore prevalenza di positivi, con valori in leggero aumento nelle altre regioni, e con una media nazionale pari a 0,08% (anch’essa in crescita rispetto ai dati del 15/09). Nella settimana 15-22 settembre si registra un tasso di prevalenza rispetto alla popolazione residente più elevato rispetto alla media nazionale in diverse Regioni (prevalentemente del Nord). Tra le Regioni del centro il Lazio registra un valore dello 0,11%. A livello nazionale è pari a 0,08%.
Oggi maggior numero di contagi si registra in Lombardia 270 seguita da Campania 253 e Lazio 230
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