Concorso in furto aggravato e ricettazione le accuse contestate ai tre, conosciuti come i componenti della “Banda dei furgoni” per una serie di colpi, anche tentati, commessi nel territorio orvietano nei mesi scorsi.
Per non farsi scoprire – è emerso nel corso degli accertamenti – la presunta banda usava la tecnica del “mordi e fuggi”: partiva dalla Campania, usciva dal casello autostradale di Orvieto, individuava i furgoni o le auto van parcheggiate in strada, le scassinava e poi tornava in autostrada per fare rientro a casa.
Il tutto in brevissimo tempo, senza basisti e senza contatti con il territorio. (ANSA).