Così i cuochi campani dopo l’arrivo della nuova ordinanza anticovid del governatore De Luca. Duro l’intervento del presidente, Luigi Vitiello dell’Unione regionale dei cuochi della Campania che subito dopo la diffusione delle prime notizie sul contenuto del provvedimento, si legge in una nota, ” è stato letteralmente subissato dalle telefonate di protesta ed indignazione giunte da tutti gli iscritti della regione”.
“Basta con questi provvedimenti calati dall’alto nel giro di poche ore. Lo sa De Luca che per domani erano previste centinaia di cerimonie come matrimoni, comunioni, compleanni e via di questo passo e che grazie alla sua improvvisa ordinanza le strutture dovranno gettare merce per migliaia e migliaia di euro? Lo sa De Luca che saranno licenziati, o se va bene, messei in cassa integrazione centinaia di persone? Chi paga? La Regione?
Sarebbe il caso visto che per fermare chi scorazza sul lungomare o nei vicoletti si colpisce indiscriminatamente l’intero settore”, prosegue la nota. “L’ordinanza n.75 firmata dal presidente Vincenzo De Luca va ritirata.
Il settore cerimonie e ristorazione non c’entra nulla con la movida. Con questo provvedimento che impone – conclude – lo stop alle cerimonie con oltre 20 ospiti rischiano di fallire centinaia di aziende ristorative, questa la realtà. Come cuochi campani siamo pronti a contrastare l’ordinanza in ogni modo”.