Tale condanna riguarda la moglie dell’imputato, Maria Pezzillo, e i figli Martina e Federico. “Andró al cimitero a trovare Marco, spero che il custode mi apra il loculo per dire a mio figlio che la giustizia è lenta, ma è arrivata”. Sono le parole di Marina Conte, madre della vittima, al culmine del lungo processo che ha portato alla condanna di Ciontoli e dei suoi familiari.
L’uomo era stato condannato in primo grado a scontare una pena di 14 anni di reclusione per omicidio volontario. L’appello aveva invece ridotto la condanna a 5 anni per omicidio colposo. Dopo la sentenza della cassazione arriva la definitiva sentenza del processo d’appello bis. I genitori di Marco Vannini, sempre presenti in aula come tutti i processi degli ultimi anni, hanno ottenuto quanto richiesto: giustizia per il figlio.
Olindo Nuzzo
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