Dopo l’emanazione dell’ordinanza n.74 e il relativo chiarimento, un numero considerevole di cerimonie di nozze si stanno spostando fuori Campania con possibili conseguenze non solo sul piano economico ma anche sanitario, relativo alla mobilità e alla carenza di controlli. Inoltre sul piano sociale, è stato segnalato il rischio per gli stagionali rispetto al conseguimento degli ammortizzatori sociali. Alla luce di questo, l’Unità di Crisi ha deciso di consentire con forme di controllo più rigorose rispetto al precedente protocollo, l’organizzazione delle cerimonie di matrimonio senza dare al momento alcuna scadenza, se non quella di un’esame periodico, ogni 15 giorni con i rappresentanti del comparto, della situazione epidemiologica. Nella giornata di domani sarà emanata una ordinanza ad hoc, nella quale verrà disposto, tra l’altro, che per ogni cerimonia, gli organizzatori dovranno fornire obbligatoriamente le generalità di due responsabili, uno per le cucine, uno per le sale. Ogni cerimonia dovrà inoltre essere segnalata in anticipo all’Unità di Crisi, che a sua volta informerà le forze dell’ordine per poter effettuare controlli sull’osservanza dei protocolli già esistenti.
A margine della riunione, con un forte richiamo al senso di responsabilità di tutti, si è discusso anche degli assembramenti notturni. I luoghi di aggregazione della movida, in tutta la regione, saranno ancor di più monitorati in questo fine settimana prima di ulteriori drastiche decisioni.
Ma la gente non può sposarsi in maniera semplice, devono esserci per forza 200 invitati, cantante, fuochi e bordelli vari. Poi, non saprei cosa ci sia da festeggiare per due che stanno per per sottoscrivere un contratto e di cui si pentiranno di averlo fatto dopo poco tempo.