Questa ordinanza mette in ginocchio la nostra economia, è il colpo di grazia per le nostre imprese. Lo Stato dovrebbe scendere in campo con tutti i mezzi che ha per far rispettare le regole e comminare le giuste sanzioni a chi trasgredisce. Fin qui evidentemente non ci è riuscito.
Ribadisco: non sono i ristoranti, ad esempio, che creano assembramenti ma il senso civico delle persone. Chi ci assicura che, una volta chiuso il locale alle 23 o alle 24, le persone non si raggruppino, come già accade, in piazza o per strada?». Le nuove limitazioni mortificano ulteriormente le imprese campane, già provate dal lockdown e dalla crisi economica.
«Questa ordinanza – aggiunge Vincenzo Schiavo – crea ulteriori ostacoli alla ripresa dell’economia. Confesercenti critica questa decisione ma è pronta ad eseguirla, naturalmente. Nel contempo pretendiamo, però, di avere immediate risposte su come le nostre attività possono far fronte alle spese.
La Regione e il Governo ci dicano, subito, in che modo le nostre aziende, in queste condizioni, riusciranno pagare le tasse, ad affrontare gli impegni con le banche, a sostenere le spese di fitto e di fornitura e ad onorare gli stipendi dei dipendenti».