L’emergenza sanitaria, dunque, spazza via i risultati positivi del settore degli anni precedenti. l trend del settore Mice (Meetings, incentives, conferencing, events) erano in crescita da alcun anni. Dal 2015 i dati relativi al numero di partecipanti o di presenze ha sempre ottenuto un segno positivo (2019 partecipanti +4%, presenze +1,8%).
I dati Oice 2020, a conferma di questi progressi, posizionano Napoli al quinto posto in Italia per numero di eventi, appena avanti a Venezia, in una classifica guidata da Roma. Ma è il Sud Italia nel suo complesso ad aver ottenuto delle ottime performance negli ultimi anni con un incremento constante del numero di congressi (2018 +1,7%, 2019 +0,3%).
Ora, invece, il sistema congressuale ha fatto registrare “dati allarmanti oltre le aspettative”. “Il settore è in grande difficoltà – ha detto presidente del Convention Bureau di Napoli (CBN), Giancarlo Carriero – Le piattaforme digitali non possono sostituire gli eventi in presenza. Stanno migliorando, offrono sempre più opzioni, ma sono solo un palliativo”.
Questi numeri fanno comprendere quanto i danni causati dalla pandemia siano ingenti anche per l’indotto. Il settore congressuale, infatti, coinvolge molti altri comparti dalle aziende di allestimento sale a quelle di forniture tecnologiche, dagli alberghi alla ristorazione, dai trasporti agli attrattori turistico-culturali.
“Lavoriamo costantemente per essere pronti quando si ritornerà alla normalità – ha affermato il direttore del Cbn Giovanna Lucherini – seguiamo i protocolli, programmiamo attività per i prossimi anni, anche con idee innovative, estendiamo la rete per offrire un prodotto competitivo e mantenere Napoli nelle prime posizioni come destinazione congressuale”.
“Potremmo finalmente ripartire quando le riaperture saranno totali – conclude Carriero -,quando i collegamenti, penso ad esempio all’aeroporto, riprenderanno a lavorare a pieno regime senza limitazioni territoriali e senza quarantene obbligatorie. Fino ad allora potremo lavorare solo nei limiti imposti dalla legge e confidare in un sostegno istituzionale indispensabile perché si possano evitare danni irreparabili come la chiusura di aziende o la perdita di posti di lavoro”.