Ora la donna rischia una denuncia penale. «Avevo febbre e tosse ma ho comunque invitato amici e parenti per il compleanno del mio bambino» ha rivelato ai sanitari la donna. Entrambe le feste avevano 30 partecipanti: sia la prima con i parenti che la seconda con gli amici. Il risultato è stato che quando la donna – che al momento del compleanno aveva febbre alta e tosse – è risultata positiva al coronavirus, 60 persone sono state costrette all’autoisolamento e a sottoporsi a loro volta ai test.
Un procedimento, quello dall’avvio della quarantena, che alcuni invitati non hanno affatto gradito. Finendo con l’attaccare con insulti e offese gli operatori della Asl Rm 4 che si erano subito attivati con il contact tracing per evitare una ulteriore diffusione del contagio. Altri partecipanti si sono invece scagliati contro l’incauta padrona di casa che ha messo a repentaglio la salute di decine di persone per non voler rinunciare a festeggiare il compleanno del figlio.
fonte Roma.Repubblica.it