Le Fiamme Gialle della 1a Compagnia sono intervenute d’iniziativa quando, nei giorni scorsi, hanno individuato degli scarichi sospetti, provenienti da tubazioni interrate, installate proprio nei pressi dell’azienda con sede a Pontecagnano (SA), che produce, tra l’altro, latte e mozzarella di bufala.
In base ai rilevamenti effettuati, il gestore dell’allevamento aveva predisposto una rete di caditoie e pozzetti, che riversavano i liquami in due distinti canali, per poi sfociare nei corsi d’acqua limitrofi. Il tutto senza preoccuparsi, naturalmente, dei gravi danni ambientali così provocati.
Con le stesse modalità avveniva anche lo scolo dei reflui di prodotti chimici, altamente nocivi per la salute, utilizzati per la pulizia dei locali e delle attrezzature della sala mungitura.
Al fine di arrestare il pericoloso sversamento dei liquidi contaminanti, che avrebbero continuato la loro corsa fino in mare, i militari hanno provveduto al sequestro delle condotte, imponendone la contestuale chiusura.
Denunciato alla Procura della Repubblica di Salerno, l’imprenditore, che dovrà assicurare l’immediato ripristino delle condizioni per il corretto smaltimento dei liquami, rischia le sanzioni penali dell’arresto fino ad un anno e dell’ammenda fino a 26 mila euro.
Appena due mesi fa, nella Piana del Sele, i Finanzieri della Compagnia di Eboli avevano concluso un intervento analogo, sequestrando 8 aziende zootecniche, non in regola con la normativa ambientale e, in alcuni casi, responsabili anche del maltrattamento degli animali.
Fonte: comunicato stampa Comano provinciale Guardia di Finanza di Salerno
L’allevamento di cui parlate e probabilmente posto a Sant’Antonio di Pontecagnano vicino alla FERROVIA. Esso continua l’attività con un rumore FASTIDIOSO ed incessante sia di buon mattino che di pomeriggio sembra una pompa attaccata ad un trattore. Probabilmente sta continuando la sua attività incurante del sequestro delle condotte.