Cosi’ il microbiologo Andrea Crisanti su La Stampa e anche sul Messaggero dove spiega il nodo del sistema di tracciamento, il contact tracing: “tutto il sistema che non funziona: ormai il tracciamento italiano e’ fuori controllo, e’ al collasso; in Italia in questo momento e’ inesistente.
E’ la Caporetto della prima linea difensiva”. “Queste – prosegue – erano cose che si dovevano fare tre mesi fa. E gia’ era tardi anche allora. In uno stato di emergenza bisogna cercare di interrompere l’epidemia e l’unico modo che abbiamo adesso sono le misure di restrizione, quelle che gli inglesi chiamano circuit breaker, cioe’ un interruttore. E poi il tracciamento, che pero’ non sta funzionando.
Non abbiamo altre opzioni. Se continua cosi’ bisogna quindi introdurre lo stop, chiudendo prima gradualmente attivita’ come bar e ristoranti. Sono misure molto restrittive che bloccano la trasmissione per poi prendere fiato”. Uno stop – dice sul Messaggero – per “tre settimane, per le feste di Natale”; cosa ribadita anche su La Stampa: “continuando cosi’ sara’ lockdown a Natale”.