In particolare gli avvocati Felice Laudadio e Alberto Saggiomo, che rappresentano i ricorrenti, chiedono la sospensione dell’Ordinanza perché la decisione crea grave danno “per un verso, dalla impossibilità di attendere alle proprie attività professionali, dovendo assistere i propri figli, in regime di sospensione delle attività didattiche, e, per altro, dalla lesione del diritto all’istruzione degli stessi figli”.
Maria Abruzzese, presidente della Sezione Quinta del Tar della Campania, che ha preso in esame la questione, si è però riservato di pronunciarsi sulla questione non prima del 19 ottobre, data in cui la Regione è tenuta ad esibire i dati contenuti nella nota predisposta dall’Unità di crisi regionale e nelle risultanze istruttorie