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Covid, i social fanno muro comune ai negazionisti (di Tony Ardito)

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In Italia, come in ogni dove, si moltiplicano gli appelli alla responsabilità, individuale e collettiva, ed al rispetto delle norme anti-Covid; fra questi non è passato certo inosservato quello di recente divulgato da Adriano Celentano.

Con tono accorato e paterno, il popolare artista, attraverso le sue pagine Instagram e Facebook, si è rivolto in particolare ai giovani chiedendo loro, tra l’altro, di “schivare le colossali stronzate” dette dai negazionisti e invitando a evitare “pericolose ammucchiate”. Un testo in video indirizzato a quei ragazzi che non rispettano le regole sul distanziamento sociale e nel quale esprime gratitudine ai medici.

Da qualche mese i contenuti antivaccinisti e negazionisti non ricevono più pagamenti promozionali e non possono essere messi in evidenza grazie ai provvedimenti di demonetizzazione presi da Google. Questa procedura, però, non è bastevole per arginare l’infodemia e così Facebook e YouTube sono arrivati alla cancellazione.

“Tutti i contenuti che includono affermazioni sui vaccini anti Covid-19 e che contraddicono il parere degli esperti delle autorità sanitarie locali o dell’OMS saranno rimossi da YouTube”, si legge tra le indicazioni date da Agcom.

Facebook, inoltre, non cancellerà solo video e post novax, ma anche le promozioni a pagamento: non si tratta di una censura, in quanto i post di opinione sociale e politica resteranno liberi e non verranno oscurati, ma quelli che diffondono notizie false, invece, non saranno più ammessi.

In un momento tanto delicato a causa della pandemia, la lotta contro la disinformazione è ancora più importante. Ecco perché Facebook e YouTube hanno deciso di intervenire in maniera forte contro i cosiddetti novax; entrambi i siti hanno stabilito di rimuovere tutti i contenuti antivaccinisti che stanno dilagando in rete, soprattutto considerando il fatto che sono sempre di più anche i negazionisti del Covid.

Attenzione, perché tra pandemia, acuirsi della crisi economica e incertezza del futuro, ci apprestiamo ad affrontare un’altra delicatissima fase, durante la quale la insicurezza sociale e il senso di smarrimento vanno assolutamente compresi. L’opinione pubblica, per la gran parte attenta e rispettosa di decreti, ordinanze e regole, talvolta è disorientata dalla mancanza di chiarezza.

È indubbio che, in taluni casi, la politica, così come le autorità sanitarie, gli esperti e i media non son stati del tutto efficienti; anzi. Il richiamo alla responsabilità altrui presupporrebbe, anzitutto, la piena consapevolezza della propria.

di Tony Ardito

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