Mimmo Di Carlo non nasconde che la sosta forzata (nazionale prima e rinvio con il Monza poi) non ha giovato ad una squadra che stava iniziando a riprendere il ritmo partita: “Cominciavamo a stare bene come ritmo e frequenze e, invece, siamo stati rallentati a livello mentale – esordisce il tecnico – La Salernitana al contrario ha giocato e ha vinto 4-1 contro il Pisa dimostrando intensità di gioco”.
E quella di martedì sera si annuncia come una gara molto difficile: “Sarà una partita tosta, completamente diversa da quella vista con il Pordenone. La Salernitana gioca in verticale, scavalcando centrocampo e pressando. Quando avremo palla dovremo essere dinamici e determinati nel cercare con convinzione la porta. Dovremo giocare con quella qualità che abbiamo fatto vedere contro il Pordenone. Inoltre, saranno determinanti le marcature preventive e le seconde palle, in quanto loro sono molto bravi in questa soluzione lunga con Djuric e Tutino”.
Chiuso il mercato Di Carlo analizza la rosa biancorossa. E, una volta di più, sottolinea l’importanza del gruppo: “Abbiamo molte soluzioni in attacco con caratteristiche differenti, quindi dovrò essere bravo io a sfruttarle. Quello che però contano sono lo spirito di squadra, la determinazione, la coesione e la mentalità di giocare ogni partita per vincere. E se si gioca di squadra vengono fuori anche le qualità dei singoli. Il Vicenza per spirito di squadra e appartenenza deve essere superiore agli altri”.
Al di là del lungo stop in campionato i biancorossi arrivano alla sfida fisicamente preparati. Gli unici giocatori indisponibili saranno Meggiorini e Ierardi mentre Scoppa non sarà tra i convocati: “La squadra sta bene, ma chiaramente manca il ritmo partita. Sono contento adesso di disputare più gare di fila perché così potremo alzare il ritmo di gioco e l’intensità”.
C’è poi il problema di far recuperare in fretta la condizione ai nuovi arrivati: “Ci sono due strade far crescere i giocatori: giocando o alleandosi con la squadra. Manderò in campo i giocatori più pronti. Davanti ho i dubbi maggiori: Longo è l’unico che sicuramente non sarà in campo dall’inizio, invece Marotta, Guerra, Jallow e Gori possono giocare tutti. Anche Nalini é recuperato, però non per schierarlo dal primo minuto. Dobbiamo ancora farlo crescere un po’ fisicamente per essere pronto ai 90 minuti visto che ci aspettano molte partite. A centrocampo stanno bene tutti: Rigoni, Cinelli e Pontisso. Zonta invece lo sto adattando a fare il terzino visto che manca Ierardi. E ho visto bene anche Da Riva, che sono convinto che con il tempo potrà dare un contributo importante”.
Dal suo Vicenza Di Carlo sposta l’attenzione alla Salernitana: “Gioca in verticale, in un modo a cui ti devi adattare molto bene. Puoi essere bravo per 70 minuti, ma in 5-10 minuti loro ti fanno due gol. Conosco Castori che è un tecnico bravo ed esperto. Ha Djuric che di testa le prende tutte: bisognerà marcare bene non solo lui ma anche alle sue spalle, per evitare che ci scavalchino. La differenza sta sempre nel fare gol e noi dobbiamo cercare di essere più cattivi e determinati sotto porta. Mi aspetto un passo in avanti sotto l’aspetto realizzativo: puntiamo alla vittoria e ai 3 punti”.
Ma non c’é solo la prima squadra. La Primavera é reduce dal successo per 1-0 nel derby con il Verona: “Siamo contenti, ci sono giocatori che ho allenato come Issa, Fantoni, Tronchin e Mancini. La vittoria nel derby vuol dire che si sta seguendo un percorso giusto. Il Vicenza deve avere un settore giovanile di spessore alto perché se vogliamo attingere dalla Primavera e dagli Allievi nei prossimi anni c’è bisogno di un grande lavoro. E sono contento che anche Pizzignacco e Zarpellon stanno facendo bene nelle nuove squadre: sono giovani, hanno bisogno di giocare e qui rischiavano di restare un po’ chiusi. Ora devono trovare continuità migliorandosi”.
L’ultimo pensiero é rivolto ai tifosi: “Penso che il Covid abbia cambiato un po’ tutti, noi in campo che non abbiamo un valore aggiunto ovvero i nostri sostenitori e gli stessi tifosi che vengono allo stadio e si trovano un po’ straniti con tutto questo silenzio. E, allora, lancio un appello: tutti quelli che saranno allo stadio abbiano la voglia di tifare anche se siamo in pochi. Noi in campo sentiremo quei 500-600 o 1000 e cercheremo di dare loro la giusta soddisfazione dei 3 punti”.
Ottimo, ma scrivi a Rai 3 a chi la visto, come i vigili urbani di Salerno, Chi li ha visti?