In manovra ci sono “risorse significative per rafforzare la sanità, rafforzare il trasporto scolastico, dare sostegno ai settori più colpiti, per un nuovo ciclo di cassa integrazione, e per misure di sostegno per favorire la liquidità delle imprese”.
“Abbiamo posto un primo e significativo tassello per la riforma organica del nostro sistema fiscale. Abbiamo messo in campo 5-6 miliardi per varare già, da metà dell’anno, l’assegno unico”, ha aggiunto Conte. “Mettiamo le risorse per far partire dall’1 luglio – ha continuato Gualtieri – l’assegno universale per le famiglie con figli, che potrà arrivare fino a 200 euro al mese per figlio per tutte le tipologie di famiglie”.
Per il fisco, ha detto il premier, “non vogliamo aggiustamenti marginali, ma una organica riforma dell’intero sistema fiscale e tributario, ci lavoreremo da subito e ci affideremo per i prossimi mesi a una legge delega per rivedere il sistema della riscossione, ridefinire il contenzioso tributario, riformare il processo tributario e anche per quel che riguarda l’Irpef e la riforma delle aliquote”. “Stanziamo ben 8 miliardi – ha proseguito – inserendoli in un fondo dedicato cui aggiungeremo risorse dalla lotta all’evasione e dal recupero dell’economia sommersa”. L’obiettivo è “una revisione integrale dell’intero sistema per avere maggiore equità, trasparenza, efficienza e modernità, pagare tutti perché tutti possiamo pagare meno”.
Sul fronte degli aiuti alle aziende, ha spiegato Gualtieri, “abbiamo deciso di estendere tutte le misure per la liquidità, dalla moratoria dei prestiti, alle misure del fondo centrale di garanzia e Sace, al patrimonio Pmi, così importanti per sostenere le imprese. Sono tutte prorogate fino al 30 giugno”. Il ministro ha anche ribadito che per la proroga della cassa integrazione Covid fino alla fine dell’anno “ci sarà un decreto” e che il governo sta “valutando come collegare la cassa Covid al regime sui licenziamenti, abbiamo introdotto il divieto che con la estensione della cassa prorogheremo fino alla fine dell’anno, stiamo valutando insieme ai sindacati delle modalità per garantire anche nella fase di emergenza una adeguata tutela. In ogni caso tutte le imprese che useranno la cassa covid non potranno licenziare”.
Anche il Mes, tra i temi affrontati durante la conferenza stampa. “non sono 37 miliardi in più per la sanità”, è un prestito che va coperto per attuare le misure e che consentirebbe risparmi per “300 milioni di interessi l’anno”, ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.. C’è “un dibattito in corso” e bisogna chiedersi se è meglio “essere l’unico paese europeo che lo chiederà o se è meglio non essere l’unico e rinunciare a questi 300 milioni. E’ un dibattito che può proseguire ma se ricondotto all’entità del problema può forse essere affrontato con maggiore serenità”
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