Già da tempo, su input di Priscilla e con l’ausilio di diversi professionisti, i tre sensibilizzano l’opinione pubblica e le scuole sui rischi del revenge porn. Ora rilanciano.
“La riapertura delle scuole, in sicurezza, sarebbe la migliore soluzione. La didattica a distanza non funziona, crea differenze fra gli studenti. Ed allora si approfitti, almeno di questa circostanza, per parlare ai ragazzi dei rischi della rete. La Campania- dicono -da poco è stata scossa dalla tragedia di un adolescente morto suicida per seguire un gioco su internet. La rete è opportunità ma è anche un pericolo per i nostri ragazzi. Siano professori ed esperti a raccontarlo: lo schermo di un pc nasconde infinite insidie”.
“Sia questa poi – propongono i tre – l’occasione per misurare le difficoltà della infrastruttura digitale, per monitorare le difficoltà delle famiglie. Non tutte hanno pc e si alimentano e crescono così le nuove diseguaglianze della società”.
“Sarebbe interessante- aggiungono – approfondire questi temi durante questi giorni. Sarebbe un modo per coinvolgere ed appassionare i ragazzi, per parlare dei rischi ‘nascosti’ della rete e per conoscere ed aiutare le famiglie in difficoltà”.