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Giffoni Valle Piana: finanziati 150 mila euro per il programma di sviluppo rurale

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150mila euro per il programma di sviluppo rurale. Il Comune di Giffoni Valle Piana è stato ammesso a finanziamento dalla Regione Campania per la misura 15, inerenti ai servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia della foresta. Per l’annualità 2018 l’Ente comunale è stato finanziato per oltre 80 mila euro, ai quali vanno aggiunti circa 69mila euro invece per l’annualità 2019 per un totale che si aggira sui 150mila euro.

La Regione Campania ha infatti considerato il comune di Giffoni Valle Piana per attuare il programma di gestione sostenibile e il miglioramento delle foreste e delle aree boscate contribuendo al raggiungimento degli obiettivi internazionali in materia di ambiente, cambiamenti climatici e biodiversità. In particolar modo, si legge nella Misura 15 indicata dalla Regione Campania, tra gli obiettivi grande attenzione è riservata  alla tutela ambientale e paesaggistica del territorio, al miglioramento e fornitura di beni e servizi ecosistemici e all’adattamento/mitigazione dei cambiamenti climatici in termini di miglioramento della vitalità, resilienza al clima, ai parassiti e alle malattie.

“Ancora una volta il comune di Giffoni Valle Piana e l’Amministrazione Giuliano muove passi concreti per il rispetto e la tutela dell’ambiente – il pensiero del Sindaco Antonio Giuliano -. Questo della Regione Campania è un nuovo attestato di stima sulla progettualità messa in campo in questi anni e che continuerà anche nei prossimi mesi”.

“Questo è un risultato che mi inorgoglisce – ha commentato Diego Faino, assessore esterno con delega al Patrimonio Boschivo -. Ho seguito questa pratica sin dall’inizio, recandomi diversamente in Regione Campania per confrontarmi con i funzionari affinchè i progetti venissero seguiti e successivamente presentati con dovizia di particolare. Questo doppio finanziamento è il frutto di un lavoro continuo. Con questi finanziamenti continueremo a portare avanti le opere di pulizia e mantenimento delle radure e soprattutto avviare il progetto di videosorveglianza del patrimonio boschivo”.

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