“Lavoriamo giorno e notte per evitare un lockdown ma i numeri dei prossimi giorni non sono scritti in cielo. Chiedo alle persone di fare uno sforzo per evitare spostamenti inutili, uscite inutili“.
Per quanto riguarda gli ambiti di intervento il ministro ha specificato che ci sono “attività essenziali e altre che si possono spostare e rinviare“. Si è quindi detto d’accordo con la decisione di alcuni governatori di adottare da subito misure più drastiche rispetto a quelle inserite nell’ultimo Dpcm.
“È giustissimo che nei territori dove c’è maggiore difficoltà si possano, anzi si debbano assumere decisioni più dure – ha affermato -. Con misure specifiche tarate su ogni singolo territorio“.
“Siamo determinatissimi ad affrontare questa crisi, abbiamo sempre tenuta alta la soglia di attenzione – ha proseguito -. Il servizio sanitario nazionale ora è più forte: sono state assunte 33mila persone, produciamo fino a 30 milioni al giorno di mascherine, non siamo a marzo”.
Rispondendo poi a una domanda sulle proteste dei sindaci riguardo il Dpcm, Speranza ha annunciato che “ci sarà un’ordinanza nelle prossime ore, io sono pronto a prendermi le mie responsabilità“.