Si conclude così la lettera inviata dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e al governatore della Campania Vincenzo De Luca che, nell’ordinanza regionale emanata mercoledì, prevedono il primo la didattica a distanza per tutti gli studenti delle scuole superiori lombarde a partire da lunedì prossimo, mentre il secondo la chiusura di tutte le scuole, elementari comprese.
Sala: noi sindaci contrari a dad alle superiori
“Siamo totalmente contrari e lo voglio dire con chiarezza alla sola didattica a distanza per le superiori. Ci opporremo”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando dell’ordinanza della Regione Lombardia che prevede la dad per le scuole superiori. “Non ha senso in questo momento, bisogna alternare didattica in presenza e a distanza, così deve essere per tutti gli ordini di scuole”, ha aggiunto.
In questa ordinanza della Regione Lombardia, uscita mercoledì un po’ in velocità, noi sindaci l’abbiamo vista ma eravamo concentrarci sul tema del coprifuoco. Questa cosa ci è scappata e da quando ce ne siamo accorti ci stiamo opponendo tutti, oggi alle 13 incontreremo di nuovo in video il presidente Fontana”.
“La scuola deve essere l’ultima a chiudere, poi ovviamente nessuno di noi ha la sfera di cristallo, vedremo come andranno le cose, ma al momento no. Con buonsenso, perché un po’ di alternanza ci sta, ma non si può chiudere adesso”. ha sottolineato Sala, nel suo intervento a Rtl 102.5. “Abbiamo fatto un comunicato mercoledì sera come Anci dicendo che volevamo rivedere la questione, quindi noi ci opporremo e spero che Fontana lo modifichi – ha concluso parlando dell’ordinanza della Regione Lombardia -, magari è scappato anche a lui, non lo so. Però così non va bene”.
Sala: scaricare su sindaci chiusure idea sbagliata del governo – “Qui bisogna conciliare la fretta nel fare le azioni con la comunicazione, prima di parlare agli italiani bisogna veramente condividere le cose”, ha affermato il sindaco di Milano. “Faccio un esempio, io rispetto molto il presidente del Consiglio ma l’idea di scaricare sui sindaci la chiusura di piazze, di vie – ha aggiunto – improvvisata senza che noi sapessimo niente è sbagliata. Ma non tanto perché si dà la responsabilità ai sindaci”.
“Ad esempio, per chi conosce Milano, chiudo corso Como? Chi vuole si trasferisce in piazza Gae Aulenti che è a 150 metri, chiudo anche Gae Aulenti e vanno al quartiere Isola. Queste cose vanno pensate, vanno verificate con chi sta sul territorio”. In questo momento secondo Sala “servono nervi saldi ma prima di parlare bisogna pesare parola per parola e condividere tutto, perchè poi ci siamo noi sul territorio a fare funzionare le cose”.
Fonte: TgCom