Baronissi si conferma Comune “Rifiuti free” e con l’82,60 per cento di raccolta differenziata è prima in Campania e nel sud Italia nella speciale classifica dei comuni “Ricicloni” di Legambiente, presentata nel corso della seconda giornata dell’EcoForum a Roma.
Sono 598 i Comuni Rifiuti Free in Italia, quasi tutti nel nord-est del Paese con Veneto e Trentino Alto Adige tra le regioni più virtuose. Baronissi è l’unico comune non capoluogo sopra i 15 mila abitanti, con il palermitano Misilmeri, ad aver conquistato lo scettro di comune “Rifiuti free”, vincitore assoluto della regione Campania.
“Con soddisfazione riceviamo anche quest’anno il premio Riciclone – afferma il sindaco Gianfranco Valiante – ma questo riconoscimento va a tutti cittadini di Baronissi, che con impegno danno sempre un grandissimo segnale di civiltà e rispetto dell’ambiente. La nostra è la tra le città più virtuose d’Italia grazie anche alle numerose iniziative ecosostenibili realizzate in questi anni e all’attenzione per la manutenzione del territorio e la cura dell’ambiente”.
Soddisfazione viene espressa dall’assessore all’ambiente Alfonso Farina: “Siamo assiduamente impegnati in azioni di promozione della differenziata come pratica quotidiana. La nostra isola ecologica è modello in Italia, abbiamo potenziato i servizi di controllo in città per stanare le sacche di inciviltà che ancora persistono e continueremo per migliorare sempre di più le nostre performance, attraverso una campagna di sensibilizzazione che avvieremo a breve. Ringrazio i cittadini per la preziosa collaborazione dimostrata su un tema che richiede un grande sforzo culturale e personale”.
I Comuni Rifiuti Free sono quelli dove ogni cittadino produce al massimo 75 chili di secco residuo all’anno. Secondo i dati ISPRA, nel complesso in Italia la produzione dei rifiuti rimane ancora alta, con 499,7 kg/ab/anno, e se la raccolta differenziata intercetta, mediamente a livello nazionale, oltre la metà dei rifiuti prodotti con il 58,1%, si registra ancora un forte divario tra Nord (67,7%), Sud (46,1%) e Centro Italia (54,1%).
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