Anche a Benevento e ad Acerra i ragazzi scendono in piazza uniti dalla volontà di tornare a scuola in presenza, ma questa volta non allo sbaraglio, non senza diritto allo studio, non senza un trasporto pubblico ed efficiente, aule spaziose e edifici a norma, non senza le assunzioni. Abbiamo esposto sotto il palazzo della Regione un mega tampone e una cartella clinica che riporta il vero virus della nostra regione: la mancanza di finanziamenti in sanità, trasporti, diritto allo studio e istruzione.
“È vero, non tutte le scuole godono di spazi sufficienti per garantire il distanziamento a lezione e nelle assemblee, ma cosa si è fatto per risolvere il problema? Vogliamo che gli spazi cittadini vengano riqualificati e dedicati alle attività scolastiche poiché la didattica a distanza non è scuola e la dad non è stata affatto un successo, come sostenuto dalla ministra Azzolina” dichiara Zidan Shehadeh dell’uds Napoli. Infatti “Molti sono le studentesse e gli studenti che non possono permettersi un device e una buona connessione, soprattutto nella nostra provincia seguire online risulta un’impresa difficoltosa e che va a pesare economicamente sulle nostre famiglie” continua Jacopo Patrone dell’uds Benevento.
La protesta non si ferma oggi, ma fin quando i governi, sia nazionale che regionale, non assumeranno di dover dare PRIORITÀ ALLA SCUOLA in presenza, gratuita e di qualità. Oggi pomeriggio sono previste altre attivazioni in regione, dalla protesta diffusa degli studenti di Pomigliano d’Arco, fino a coloro che si sono attivati da casa assentandosi dalle lezioni online e creando striscioni e cartelli di protesta.