Lo scenario peggiora in fretta. Ogni giorno c’è un nuovo record di contagi e le persone che adesso hanno il virus — gli attuali positivi — sono quasi il doppio di quelli registrati durante la prima ondata (il picco è stato il 19 aprile con 108.257 attuali positivi totali). La curva epidemica sale senza freni e il governo si prepara a inasprire le misure restrittive per contenere l’invezione. Obiettivo: evitare la situazione critica di marzo-aprile quando gli ospedali erano al collasso. I dati allarmanti riguardano proprio le strutture sanitarie: è vero che gli ospedalizzati in questo momento sono in numero pari a quelli dei primi di maggio (a fine lockdown), quando però questi dati erano in diminuizione, ma è anche vero che sono simili a quelli di metà marzo (vedi i bollettini tra l’11 e il 16 marzo), quando la curva saliva, proprio come in questo momento.
Coronavirus in Italia, 19644 nuovi casi e 151 vittime: numeri aumentano
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 504.509 persone (+19.644 rispetto a ieri, +4%; ieri +19.143) hanno contratto il virus Sars-CoV-2. Di queste, 37.210 sono decedute (+151, +0,4%; ieri +91) e 264.117 sono state dimesse (+2.309, +0,9%; ieri +2.352). Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 203.182 (+17.180, +9,2%; ieri +16.700) e sono visibili nella quinta colonna da destra della tabella in alto; il conto sale a 504.509 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia.
Lo scenario peggiora in fretta. Ogni giorno c’è un nuovo record di contagi e le persone che adesso hanno il virus — gli attuali positivi — sono quasi il doppio di quelli registrati durante la prima ondata (il picco è stato il 19 aprile con 108.257 attuali positivi totali). La curva epidemica sale senza freni e il governo si prepara a inasprire le misure restrittive per contenere l’invezione. Obiettivo: evitare la situazione critica di marzo-aprile quando gli ospedali erano al collasso. I dati allarmanti riguardano proprio le strutture sanitarie: è vero che gli ospedalizzati in questo momento sono in numero pari a quelli dei primi di maggio (a fine lockdown), quando però questi dati erano in diminuizione, ma è anche vero che sono simili a quelli di metà marzo (vedi i bollettini tra l’11 e il 16 marzo), quando la curva saliva, proprio come in questo momento.
Lo scenario peggiora in fretta. Ogni giorno c’è un nuovo record di contagi e le persone che adesso hanno il virus — gli attuali positivi — sono quasi il doppio di quelli registrati durante la prima ondata (il picco è stato il 19 aprile con 108.257 attuali positivi totali). La curva epidemica sale senza freni e il governo si prepara a inasprire le misure restrittive per contenere l’invezione. Obiettivo: evitare la situazione critica di marzo-aprile quando gli ospedali erano al collasso. I dati allarmanti riguardano proprio le strutture sanitarie: è vero che gli ospedalizzati in questo momento sono in numero pari a quelli dei primi di maggio (a fine lockdown), quando però questi dati erano in diminuizione, ma è anche vero che sono simili a quelli di metà marzo (vedi i bollettini tra l’11 e il 16 marzo), quando la curva saliva, proprio come in questo momento.
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