Immagino che De Luca lo abbia fatto per spaventare i suoi amministrati più giovani, ritenendo la paura il migliore antidoto contro il diffondersi del contagio”. E’ un passaggio dell’intervento di Massimo Gramellini sul Corriere della Sera dal titolo ‘La Lastra di De Luca’.
De Luca – prosegue Gramellini – è un presidente di Regione, e il compito istituzionale dei presidenti non consiste nello spaventare i cittadini, ma nel far funzionare gli ospedali, dotandoli dei posti di terapia intensiva che in questi mesi di tregua si sarebbero potuti e dovuti allestire, magari nel tempo dedicato a mostrare lastre e minacciare l’uso di lanciafiamme in tv.
Invece, dopo appena due settimane di recrudescenza del virus, gli ospedali della Campania sono già in affanno, e De Luca invoca il lockdown perché per sua stessa ammissione non è in grado di gestire le conseguenze prevedibili della crisi sanitaria. Quando un problema diventa troppo complicato, molti politici preferiscono rimuoverlo, chiudendolo in casa.
LA REPLICA DI DE LUCA SU FACEBOOK. “Diversamente da quanto sostenuto da Massimo Gramellini, si conferma che la Campania ha posti letto sufficienti (posti letto di degenza Covid attivati fino alla giornata di ieri: 1.500 – posti letto di degenza Covid occupati: 1.118), soprattutto per le terapie intensive (posti letto di terapia intensiva Covid attivati fino alla giornata di ieri: 227 – Posti letto di terapia intensiva Covid occupati: 105) per far fronte all’attuale emergenza.
Per il resto si conferma, da parte degli epidemiologi, che è in crescita la gravità delle condizioni dei pazienti Covid. Ho mostrato la Tac di un paziente, semplicemente per rendere chiaro a tutti la serietà del problema che abbiamo di fronte.
La proposta di misure restrittive che avanzo è legata alla valutazione dell’Unità di crisi e ha l’obiettivo di frenare l’espansione dell’epidemia a tutela dei nostri concittadini. Ogni altra interpretazione è francamente gratuita”.