Una proiezione all’innovazione che si coglie pure guardando la partecipazione dei giovani al mondo dell’impresa dal punto di vista delle start up innovative, nelle quali quasi una su 5 è a prevalenza giovanile; o dell’economia “verde”, che vede tanti giovani imprenditori investire in tecnologie, prodotti e servizi a minor impatto ambientale.
Il 10% dei ragazzi che fanno impresa è anche attivo nei settori più innovativi e ad elevato utilizzo di tecnologie, a partire dai Servizi di informazione e comunicazione, dalle Attività professionali, scientifiche e tecniche e dal Noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese. Nella Manifattura operano 29mila imprese giovanili (il 5,5% del totale), mentre negli Altri Servizi se ne contano oltre 33mila (6,3%).
Nel settore turistico, i giovani alla guida di imprese puntano molto sulle attività di Alloggio (+1.800); nel mondo del Commercio, quello legato alla vendita all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicolo sembra avere un ampio successo, visto che oggi possiamo contare quasi 1.500 imprese di under 35 aggiuntive rispetto a cinque anni fa.
Cresce poi la partecipazione pure nei settori ad alto contenuto di competenze.
È il caso delle 1.100 imprese giovanili in più che si occupano di Attività di direzione aziendale, delle oltre 700 aggiuntive della Pubblicità e ricerche di mercato, delle circa 170 in più del settore dell’Istruzione, delle 160 in più nell’ambito della produzione cinematografica e video e delle 100 aggiuntive che si occupano di Ricerca scientifica e sviluppo.
In attivo anche il confronto nel quinquennio delle imprese che si occupano di Servizi alla persona (+700), di lotterie e scommesse (+200), di servizi finanziari (+200).
Va evidenziato che alla perdita di 80mila imprese giovanili hanno contribuito soprattutto alcuni dei settori più tradizionali, a partire dal Commercio, che ne conta 35mila in meno, e dalle Costruzioni (-29mila); il settore della ristorazione ne perde quasi 5mila e la Manifattura, 7mila.
Tra le regioni, solo il Trentino Alto Adige regista in questi cinque anni un incremento delle imprese guidate da under 35: le sue 9.300 costituiscono il 2,4% in più del settembre 2015. Marche (-20,6%), Toscana (-19,8%) e Abruzzo (-18,4%) sono le regioni che in termini relativi hanno visto le riduzioni più cospicue del numero dei giovani imprenditori. Campania (-7,9%), Basilicata (-8%), e Sardegna (-11,3%) quelle che marcano una contrazione minore.
di Tony Ardito
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