All’atto del controllo il cacciatore si rifiutava di fornire la documentazione inerente l’attività venatoria e pertanto veniva subito contattata la caserma dei Carabinieri di Serre. Prontamente giungevano sul posto il Maresciallo Francesco Candido e l’Appuntato Spagnuolo Floriano, coordinati dal Capitano Emanuele Tanzilli del comando dei Carabinieri di Eboli, e proseguivano nel controllo dei documenti e dell’arma.
Durante il controllo di quest’ultima però, gli agenti notavano che la stessa risultava modificata in quanto ospitava nel serbatoio quattro cartucce incamerate oltre la cartuccia
presente in camera di scoppio. L’arma risultava quindi alterata in quanto le leggi vigenti limitano il numero di cartucce a tre.
Inoltre durante l’accertamento veniva notata un’auto, al cui interno erano ben visibili una carabina e circa 60 munizioni. Al controllo dei militari, l’arma risultava anch’essa carica con ben dieci colpi e di proprietà dello stesso cacciatore, ma lontana dalla sua custodia. Il soggetto faceva parte, come ospite, di una battuta autorizzata al cinghiale, ma non indossava alcun indumento ad alta visibilità.
A seguito di tali dimenticanze e vista la pericolosità di tale gesto, lo stesso veniva denunciato all’A.G. per reati connessi all’attività venatoria e per detenzione abusiva di armi e munizioni (art. 697 C.P.).
Le guardie dell’Enpa di Salerno ringraziano il Capitano Tanzilli dei Carabinieri di Eboli ed il Maresciallo Candido della stazione dei carabinieri di Serre per il supporto e la professionalità dimostrata ancora una volta .
Inoltre raccomandano a tutti i cacciatori di rispettare vivamente le leggi che regolamentano l’attività venatoria.