La Francia è “sopraffatta dall`improvvisa accelerazione dell’epidemia ed entro metà novembre ci saranno 9mila persone in terapia intensiva”. Il capo dello Stato è tornato sulla strategia portata avanti dalla Francia dall’estate, che era quella di “convivere con il virus”. “Si trattava di controllarne la circolazione facendo affidamento sulle nostre capacità di testare, allertare e proteggere. Questo è quello che facciamo da agosto. Abbiamo fatto tutto bene? No. Si può sempre migliorare”, ha riconosciuto Macron, “Avremmo potuto andare più veloci all’inizio dei test, avremmo dovuto rispettare di più i gesti di barriera, in famiglia, con gli amici, i luoghi dove siamo più contagiati”.
“Siamo sopraffatti dall’improvvisa accelerazione dell’epidemia, da un virus che sembra prendere forza con l’abbassarsi delle temperature”, si è rammaricato Emmanuel Macron. “Tutti in Europa siamo sorpresi dall’evoluzione del virus. Alcuni Paesi hanno adottato misure più severe prima, ma siamo tutti allo stesso punto”. “Qualunque cosa facciamo, 9.000 pazienti saranno in terapia intensiva entro metà novembre. Ci stiamo organizzando per affrontarlo”, ha detto Macron.
Mariangela Morea