“Non c’è più tempo, bisogna fare presto se non vogliamo iniziare a celebrare i funerali di chi non ce la farà” scrive in una lettera indirizzata all’Asl di Caserta e al suo direttore Ferdinando Russo.
Natale è rientrato due settimane fa dalla lunga quarantena fatta a Milano dove si era recato a fine agosto a trovare la figlia; nel capoluogo lombardo ha scoperto di aver il Covid, ed è stato anche ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. Tornato nella sua città dopo cinquanta giorni, si è trovato una situazione molto grave in termini di diffusione del virus, che sta dilagando tra i cittadini; sono 208 le persone attualmente positive su una popolazione di poco superiore ai 21 mila abitanti, in pratica ogni 104 cittadini c’è un positivo.
La situazione è quasi simile, se non addirittura più preoccupante, di quella di Orta di Atella, comune dichiarato zona rossa a pochi chilometri da Casal di Principe, dove ci sono 251 casi di contagi su una popolazione però superiore, pari ovvero a 26mila abitanti. Nella lettera indirizzata all’Asl, Natale, che è medico, chiede di potenziare con urgenza servizi quali l’effettuazione dei tamponi, il tracciamento dei contagi, i controlli della quarantena, l’assistenza ai malati e i ricoveri.
“Purtroppo – spiega Natale – si cominciano anche a segnalare sintomatici gravi, con insufficienza respiratoria, ai quali il 118 nega il ricovero per scarsità dei posti ospedalieri riservati al Covid. Noi Comuni possiamo fare ben poco.
Il Comune di Casal di Principe abbiamo messo a disposizione un gruppo di volontari per contattare i positivi, per il tracciamento e il controllo della quarantena; inoltre, in accordo con il Covid-team dell’Asl, stiamo cercando di organizzare un servizio di trasporto con auto e autista per il personale sanitario, al fine di effettuare i tamponi domiciliari. Ma ciò non è sufficiente per superare le attuali criticità”.