“I familiari della paziente, informati dell’evento luttuoso giungevano in tanti reagendo in maniera furibonda nei confronti dei medici, infermieri ed operatori in servizio che venivano più volte minacciati ed aggrediti anche fisicamente sia nei locali del Pronto Soccorso che della morgue, nonostante l’intervento dei carabinieri e del personale di vigilanza”.
“I numerosi aggressori – prosegue il comunicato – hanno poi preteso e provveduto alla vestizione della paziente defunta, violando il protocollo di sicurezza ed esponendo in tal modo, non solo se stessi, al rischio di contagio, rendendosi successivamente necessaria anche la sanificazione dei locali”.
“Per tali accadimenti – si legge – si esprime la massima fiducia nelle istituzioni competenti (Prefettura, Questura, Comando Provinciale dei Carabinieri ed Autorità Giudiziaria), tanto che gli aggressori risulta siano stati prontamente identificati”.
“A tutti i nostri operatori e collaboratori che hanno subito questi vili e sconsiderati comportamenti, esprimiamo la massima vicinanza e solidarietà, esortandoli a perseverare nel proprio lavoro, esercitato a tutela della salute della popolazione, con il consueto spirito di servizio ed abnegazione, tanto più nell’attuale fase di grave emergenza sanitaria”.