“I saturimetri sono straordinariamente utili – ha detto il presidente del Consiglio superiore della Sanità e membro del Cts, Franco Locatelli – per considerare la compromissione respiratoria anche all’inizio, con bassi livelli di saturazione dell’ossigeno. Lo sforzo che verrà discusso e che sarà messo in campo – ha spiegato – è quello di dotare i medici di medicina generale e quindi i soggetti infettati di saturimetri, evitando situazioni critiche dei pazienti e pertanto anche l’affanno delle strutture di pronto soccorso degli ospedali”.
“Ogni famiglia dovrebbe averne uno, come il termometro – così anche Luca Richeldi, membro del Cts e direttore di Pneumologia al Gemelli di Roma – Deve entrare nell’armamentario delle famiglie come il termometro che ci dice se abbiamo la febbre. Ma se avere 38 o 39 non fa questa differenza sapere invece il valore di saturazione dell’ossigeno può dirci se abbiamo una polmonite in corso”. Fisiologicamente, la saturazione si attesta tra il 95 e il 100%. Valori compresi tra il 90 e il 95% indicano una condizione di parziale assenza dell’ossigeno, mentre quelli al di sotto del 90% risultano essere patologici e quindi
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