“Una battaglia per la dignità nostra, dei nostri dipendenti, di tutte le famiglie e di tutte le categorie colpite da questo Dpcm inutile e dannoso. Il lavoro è un diritto di tutti, che nessuno può toglierci, sia chiaro”, spiega Pasquale Naccari, presidente di Ristoratori Toscana.
Proprio nella giornata di mercoledì, in queste città e in altre italiane, come Palermo, Salerno, Roma, Milano, Treviso, ristoratori, ambulanti, artigiani, tassisti, commercianti, piccoli imprenditori esporranno lo striscione ”Ponti per il futuro – Bridges for the future” dai ponti principali della loro città. Ma perché il ponte? ”Perché è il simbolo dell’unione, del congiungimento tra passato e futuro – prosegue Naccari -.
Siccome con questi provvedimenti distruttivi il governo sta, di fatto, distruggendo questi ponti, noi saremo lì a ‘proteggerli’ affinché riescano a traghettarci, da un presente difficilissimo, vero un futuro più roseo.
Abbiamo deciso, invece, che partiremo il 4 novembre perché questa è una data simbolica per Firenze, il giorno dell’alluvione, della città che si rimbocca le maniche e rinasce dalle macerie. Anche noi siamo pronti a fare lo stesso, siamo pronti a stringere i denti per poi ripartire”.
VIDEO LE CRONACHE
che siate maledetti a vita
Quindi facciamo finta di nulla ed avanti come prima, il covid facciamo finta non esista e poi a chi tocca tocca, ma il comparto ristorazione sarebbe OK.
Giusto?
Tokyo????? Mi vien da ?