Così in una nota l’on Piero De Luca. “L’Europa deve unirsi e reagire, respingendo con forza ogni forma di odio, fanatismo o fondamentalismo, e ribadendo che nella nostra società non c’è spazio alcuno per violenza e terrore.
Questi attacchi dunque non ci intimoriscono e l’Europa non arretrerà di un millimetro nella difesa dei valori essenziali di libertà, democrazia, tolleranza e solidarietà. Affinché questi sforzi non siano vani o possano essere sempre più efficaci, è necessario però fare un passo avanti deciso nell’Unione nella gestione delle politiche di sicurezza comune. Senza ulteriori esitazioni, è giunto il tempo di istituire una vera e propria Procura europea antiterrorismo”.
“Il regolamento n. 2017/1939 ha creato, dopo ben 4 anni di negoziati, – prosegue il capogruppo Pd in commissione Politiche Europee della Camera- l’ufficio del Procuratore europeo, cui sono attribuiti oggi, sulla base dell’art. 86 del Trattato di Lisbona, solo compiti legati al perseguimento di reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione.
Lo stesso articolo 86 stabilisce, però, la possibilità per il Consiglio di estenderne le competenze alla lotta contro la criminalità grave, di carattere transnazionale. Ora, anche alla luce degli ultimi episodi, appare sempre più necessario dunque che gli Stati che hanno condiviso l’istituzione della Procura europea ne amplino le prerogative in tale direzione”.
“Non possiamo più aspettare. Bisogna superare la visione puramente nazionale di contrasto a fenomeni terroristici che sono per loro natura transnazionali. Ovviamente, ci auguriamo che i sovranisti italiani, in particolare la Lega che nulla ha fatto sul punto a Bruxelles quando era al Governo, la smettano di strumentalizzare anche episodi drammatici come gli attentati di queste ore, e sostengano il Paese nella battaglia più dura, quella a difesa dei valori fondanti la nostra comunità e l’Europa intera”, conclude.