E’ stato notificato il 30 ottobre scorso il ricorso contro la Camera di Commercio di Napoli per l’annullamento parziale, previa adozione di idonea misura cautelare, del bando a sportello per la concessione di voucher per circa nove milioni di euro alle imprese del settore turistico della provincia di Napoli, pubblicato lo scorso 27 agosto e scaduto alla fine di settembre.
Diverse le contestazioni sollevate dall’associazione tenendo conto che la Camera di Commercio pur ammettendo tutte le categorie ricettive e turistiche, previste dal codice Ateco 55, consente, di fatto, l’accesso al bando a solo quelle che hanno almeno 10 camere.
“Un’illogica e ingiustificabile esclusione verso le imprese di affittacamere che, in base alla legge regionale 17/2001 non possono avere più di sei camere per dodici posti letto. E così proprio in un momento difficilissimo per il turismo, cancellato dalla pandemia in corso, le microimprese ricettive che avevano dato un contributo evidente alla filiera economica del territorio, sono le più penalizzate ed escluse dall’ente che avrebbe invece dovuto garantire un’assistenza e sostegno” – dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito
“Si tratta di una scelta incoerente con le finalità e le premesse della misura che la stessa Camera aveva preannunciato essere rivolte all’intero settore. Peraltro la limitazione delle 10 camere minime introdotta dal bando penalizza le piccole e microimprese che secondo la UE sono quelle che maggiormente vanno sostenute e comunque non certamente escluse” – dichiarano gli avvocati Alfredo Contieri e Bruno Mercurio.
Commenta