ufficialmente in zona “critica” per quanto riguarda il tasso di occupazione delle terapie intensive per Covid.
Il ministero della Salute ha infatti fissato l’asticella al 30% di posti
letto occupati, mentre i dati di oggi hanno portato il tasso nazionale dal 29 al 31%, superando appunto la soglia oltre la quale c’è il rischio che il sistema non riesca a garantire il trattamento anche per i pazienti gravi non Covid.
E’ quanto emerge dal cruscotto di monitoraggio dell’Agenas, aggiornato alle 17 di oggi. Nel dettaglio per regione, spicca la Valle d’Aosta dove il tasso e’ addirittura del 66%, in Provincia di Bolzano e’ al 51%, in Umbria del 49%, in Campania del 44%.
Poi la Lombardia con il 45% di posti occupati, la Toscana (41%), le Marche (37%), il Piemonte (37%), la Liguria (31%). Vicina al limite l’Emilia Romagna (27%), seguita da Abruzzo e Puglia (26%), Sardegna e Sicilia (25%), Provincia di Trento (24%), Lazio (23%), Friuli Venezia Giulia (22%), Molise (20%), e in fondo alla classifica per posti occupati in terapia intensiva Veneto, Calabria e Basilicata (17%).
Aró stann i 2 grandissimi idioti ?♂️ e ?????????
ci stai tu, basti e avanzi per essere preso in giro da un bambino pure. 31% di occupazione di terapie intensive vuol dire che stiamo al collasso? e l’altro 69 ce lo conserviamo per le unghie incarnite o per i calli? e poi il cretino anonimo, sempre l’unico, lo stesso, che insulta pino scomparso e runner, non ha capito che stanno ricoverando i sani, cioè gli asintomatici?
in tutto questo il cretino non ha capito neppure che i virus non è mai stato isolato, non esiste nessun campione di questo virus, lo dicono sia la fda che l’ema, e proprio pino ti riportò i documenti ufficiali in inglese che tu, cretino, non puoi capire. E se non è stato neppure isolato il virus, i test pcr cosa pensi che rilevano?
Sei senza speranza, andreste condannati all’esilio, per non dire pegggio