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Nuovo Dpcm, torna l’autocertificazione? Cosa sappiamo

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Secondo quanto dichiarato dalla sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, “per il momento non c’è stata un’indicazione sulla necessità dell’autocertificazione per gli spostamenti”.

L’ultimo decreto, infatti, non specifica se sarà necessario esibire l’autocertificazione nelle zone rosse, dove sono vietati gli spostamenti non necessari, e in quelle arancioni, dove sono limitati. Tuttavia, la stessa sottosegretaria Zampa aggiunge: “So che il presidente Conte non era favorevole ad andare in questa direzione. Ne comprendo le ragioni. Mi domando però come coloro che sono esentati da alcuni divieti potranno dimostrarlo. Se si deve andare in un paese limitrofo, in una zona rossa per ragioni di salute o comunque non derogabili – aggiunge – si dovrà comunque dimostrarlo. Immagino che se c’è un divieto bisognerà certificare perché si chiede di essere esentati”.

Va ricordato, inoltre, che in alcune regioni come Campania, Lazio e Lombardia è già vigente l’obbligo di autocertificazione per gli spostamenti fuori dall’orario consentito (le 23 prima del nuovo Dpcm, le 22 a partire dall’entrata in vigore dell’ultimo decreto). Un obbligo che per Campania e Lazio è valido fino al 24 novembre mentre per la Lombardia fino al 14. Visto che le ordinanze regionali in tema di Coronavirus se pubblicate in senso restrittivo rispetto alle regole nazionali sono superiori ad esse, l’obbligo di autodichiarazione potrebbe quindi restare in vigore fino alle date già stabilite. Lo scrive SkyTg24.it

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