Il modus operandi è lo stesso da sempre utilizzato: un soggetto della banda fa notare il danno arrecato, per finta, alla propria auto da quella della vittima. Da un veicolo fermo o che avanza più lentamente, vienelanciato qualcosa che arriva sulla fiancata dell’auto del malcapitato prescelto, provocando un leggero rumore. A quel punto l’auto dei truffatori si accosta a quella della vittima, facendo notare il danno. Da lì parte la pretesa di un risarcimento in denaro per evitare compilazioni di moduli, burocrazia e constatazioni amichevoli.
Il Primo Cittadino ha già allertato il Comando di Polizia Municipale e i carabinieri della locale stazione di Pellezzano per effettuare un attento monitoraggio di tutto il territorio. Sembra che già alcuni episodi di questo tipo si siano verificati nei pressi dell’ufficio postale di Capezzano. Si raccomanda la massima prudenza.