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Nocera, sindaco redarguisce 17enne senza mascherina. Lui ribatte: “Voglio contagiarmi”

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La strafottenza del cretino”, titola così il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato un suo sfogo apparso poco fa sul social network Facebook. Parte da un episodio: “Avrà avuto circa 17 anni, in piena età della ragione, sarà stata la ragazza al fianco ma quando gli ho chiesto, per cortesia che mettessero la mascherina, ha fatto il “brillante” dicendo che si voleva contagiare meglio.
Gli amici, prudenti e più intelligenti, al mio sguardo gli hanno suggerito di indossarla e allontanarsi (civilmente, avrebbero detto al tempo dei comizi in Piazza della Concordia, e quel “civilmente” negli anni ’70, lasciava intendere ben altro).
Non so se ha una nonna o un nonno, ma fossi in loro mi preoccuperei di un nipote così”. Parla poi anche di altre circostanze notate: “Vorrei partire da qui questa sera, non solo dai dati e dai numeri (sempre meno rilevanti in sé e per sé), per spiegare cosa vuol dire a volte gestire il contagio al netto dei due soliti bar del centro che alle 18 ancora stanno con i tavolini in strada.
Segnalati alla Polizia Locale e da questa ai Carabinieri, garantisco che a continuare così li chiudiamo se non accettano che dalle 18 alle 22 possono stare aperti ma per l’asporto.
Il punto è che la tolleranza che per primo ho invocato con Prefetto e Questore, dovrebbe fare rima con intelligenza di adeguarsi alle regole e buon senso.
Per il resto, restano le mancanze della sanità, le contraddizioni della Regione e quelle del Governo, che ci chiede di presidiare le strade ma ci blocca i concorsi della Polizia Locale, così abbiamo chiesto l’esercito sperando che arrivi.
Per intanto macchina per tamponi e drive in al Consorzio. A iniziativa e spese nostre.
Lasciassero fare ai sindaci con uomini e risorse, gialli rossi o verdi che siano, avremmo un Italia migliore”.

Fonte Telenuova

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