La firma è avvenuta in Prefettura, a Ravenna, dove la Rcm ha replicato il modello di buone pratiche già ampiamente condiviso anche a Salerno con la Prefettura locale: è stato sottoscritto un Protocollo di Legalità al fine di garantire l’attuazione di idonee misure volte alla prevenzione e repressione della criminalità e dei tentativi di infiltrazione mafiosa per tutta la durata dell’appalto.
“Il difficile contesto storico in cui ci avviamo a realizzare questo intervento di rilevanza europea – hanno commentato Elio ed Eugenio Rainone, alla guida della Rcm Costruzioni- sarà per noi di ulteriore stimolo perché sentiamo la responsabilità di confermare l’impegno e la volontà di un’Italia che non può fermarsi, che non può arretrare, che vuole progettare il suo futuro e crescere”.
Il Protocollo di Legalità è stato sottoscritto al fine di garantire l’attuazione di idonee misure volte alla prevenzione e repressione della criminalità e dei tentativi di infiltrazione mafiosa per tutta la durata dell’appalto ed è stato firmato dal Prefetto, Enrico Caterino, dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico centro settentrionale, Daniele Rossi, dal rappresentante del general contractor, Umberto Esposito e, relativamente all’Art.10 del Protocollo, riguardante il monitoraggio dei flussi di manodopera, anche dalle Organizzazioni Sindacali e dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ravenna – Forlì-Cesena, viene sottoscritto alla presenza anche della Ministra De Micheli e del Presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, collegati in videoconferenza, nonché del Sindaco di Ravenna, Michele de Pascale.
L’avvio dei lavori a Ravenna (aggiudicato all’ATI con capogruppo il Consorzio Stabile “Grandi Lavori” -con RCM costruzioni del Gruppo Rainone, impresa principale, e FINCOSIT- e la belga Dredging International e per la parte progettuale da Technital spa, Sispi Srl, F&M Ingegneria spa) conferma la leadership nel settore della realizzazione di Opere marittime e portuali dell’impresa salernitana che oltre ai lavori nel Porto di Salerno è attualmente impegnata anche con cantieri negli scali di Gaeta, Civitavecchia, Genova, Taranto, Palermo, Napoli, Marina di Carrara e Cagliari.
I lavori di questa Prima Fase del Progetto a Ravenna, del valore complessivo di 235 milioni euro – finanziati da CIPE, Banca Europea degli Investimenti, Unione Europea (Innovation and Networks Executive Agency) e dalla stessa Autorità di Sistema Portuale – consistono nell’escavo di 5 milioni di metri cubi di sedimenti, per approfondire i fondali del porto sino a -12,5 mt , nel rifacimento del primo lotto di banchine esistenti (per oltre 6,5 km) per adeguarle ai nuovi fondali e nella realizzazione di una nuova banchina della lunghezza di oltre 1.000 mt in Penisola Trattaroli a servizio di una nuova area portuale da destinarsi principalmente a Terminal Container.