“La situazione continua a peggiorare – dice il direttore del Dipartimento di prevenzione del ministero Gianni Rezza – e giustifica l’adozione di interventi più restrittivi”.
Le misure scatteranno da mercoledì 11 novembre, dopo giorni di tira e molla tra governo e regioni, con i dati che hanno faticato ad arrivare a Roma e la pressione costante di buona parte dei governatori affinché l’esecutivo abbandonasse il sistema di restrizioni localizzate adottato con il Dpcm del 3 novembre a favore di un provvedimento nazionale. Un lockdown generale che il premier Giuseppe Conte continua a non volere e che però chiedono anche i medici, lanciando allarmi da due giorni. “Se i numeri continueranno a essere questi il governo dovrà prendere delle decisioni importanti che contemplano anche il lockdown totale – ha ribadito il presidente della Federazione dei medici Filippo Anelli – Solo così si può bloccare l’ascesa di questa curva, altrimenti il sistema sanitario non reggerà”.
Per il momento però non si cambia. E dunque: nei prossimi 15 giorni Abruzzo, Basilicata, Umbria, Liguria e Toscana saranno in zona arancione. (ANSA).