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Ambiente: inquinamento del fiume Sarno, NOE sequestra due aziende

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Continuano i controlli dei carabinieri del Noe di Napoli e Salerno per evitare l’inquinamento del Sarno e dei torrenti Solofrana e Cavaiola, verificando l’eventuale presenza di scarichi abusivi nonché la regolarità di quelli censiti.

I militari del Reparto Speciale stanno eseguendo due decreti di sequestro preventivo emessi dal gip di Nocera Inferiore. Uno riguarda ad Angri un impianto di recupero rifiuti speciali pericolosi e non, operante nell’area Pip di Taurana. Il procedimento penale è iscritto nei confronti di M.S., 51enne di Scafati, legale rappresentante della società, che dovrà rispondere dei reati di scarichi illeciti di reflui industriali, attività di gestione di rifiuti non autorizzata e violazione alle prescrizioni imposte nel titolo autorizzativo Aua, sanzionati dal Testo Unico Ambientale.

L’impianto immetteva nella pubblica fognatura reflui industriali costituiti dalle acque di dilavamento del piazzale esterno suscettibili di contaminazione; vi si compiva una illecita di recupero di rifiuti speciali, anche pericolosi, costituiti da imballaggi contenenti sostanze pericolose o contaminati e rifiuti plastici, nonché per aver superato i limiti quantitativi giornalieri autorizzati.

Un secondo decreto riguarda a Scafati un’industria conserviera in via Orta Longa. Accertate a carico del titolare, G.F., 54enne di Angri, plurime violazioni alle prescrizioni imposte nel titolo autorizzativo con riferimento allo stoccaggio in area non autorizzata di rifiuti speciali provenienti dal processo produttivo e costituiti da fanghi e scarti inutilizzabili per il consumo; nonchè al recapito nel canale Fosso Bagni dei reflui provenienti dall’impianto di depurazione, risultati non conformi ai parametri Cod, azoto nitroso ed escherichia coli.

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