“Ci sono alcune aree metropolitane in cui gli ospedali sono totalmente intasati. Parlo anche di Napoli, ma non solo”, ha osservato Ricciardi che ha aggiunto: “Avrei messo Napoli in zona rossa già tre settimane fa. Napoli non è Avellino e presenta tutta una serie di rischi importanti per cui va fatto un lockdown per evitare le scene di affollamento ed assembramenti che abbiamo visto e allo stesso tempo per dare fiato agli ospedali. Negli ospedali – ha sottolineato Ricciardi – succedono cose incredibili e si vedono scene da guerra, come persone assistite con l’ossigeno nelle loro macchine. Questo non deve succedere in una zona gialla, se non è zona rossa quella in cui succedono queste cose qual è la zona rossa?”.
“Concordo con il professor Ricciardi: Napoli non è Avellino, sono due realtà diverse che vanno dunque differenziate anche nelle soluzioni. A Napoli e nell’hinterland occorre il lockdown ora. Diversamente si rischia che diventino la Bergamo della prima ondata” dichiara il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, che osserva: “Chi meglio delle autorità locali che gestiscono i dati ha la possibilità di comprendere le necessità del territorio? È dunque il caso di valutare una chiusura dell’area metropolitana della città: le persone colpite dal Covid19 vanno curate con tempestività attraverso un protocollo di cure domiciliari. È importante – conclude – che i pazienti non siano lasciati da soli a fronteggiare questa emergenza sanitaria”.