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Virologo Pregliasco: “Ora siamo in piena seconda ondata, la terza sarà a febbraio”

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Siamo nel pieno della SECONDA ONDATA di contagi da CORONAVIRUS che sta letteralmente “paralizzando” il nostro Paese con un numero crescente di ricoveri e putroppo di morti (nelle ultime 24 ore si sono restrati più di 40.000 positivi). Ma c’è già chi pensa alla TERZA ONDATA che arriverà a febbraio. L’avvertimento è stato dato dal virologo dell’università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi, in un’intervista a Il Giornale.

Per Pregliasco “la misura più estrema” del lockdown nazionale “sarebbe sicuramente in grado di fermare i contagi ma non ce la possiamo permettere”. Sul piano sanitario “sarebbe sicuramente una misura più opportuna dal punto di vista dell’efficacia, ma in questo momento per il nostro Paese sarebbe insostenibile”.

Al momento “l’ideale è aspettare di capire in che modo evolve la situazione. Bisogna aspettare i risultati delle nuove misure e valutarne i segnali”, ma se la situazione epidemica non migliorera’ “bisognerà necessariamente arrivare al lockdown generale. Se non dovessero arrivare risultati in termini di riduzione della curva dei contagi – avverte il virologo – le misure più dure non potranno essere posticipate ulteriormente”.

Bisogna quindi farsi trovare pronti: nella gestione di questa seconda ondata, ammette l’esperto, “certamente si sarebbe potuto fare molto di più”. Soprattutto “manca un’organizzazione migliore della sanità territoriale e una gestione efficiente delle fragilità. In Italia gli anziani rappresentano il 30% della popolazione, ma assorbono il 70% delle risorse del sistema sanitario”. In conclusione, “di errori ne sono stati commessi molti. Adesso è il momento di trovare risorse per organizzare servizi intermedi fra i medici di base e gli ospedali. Il Covid ha messo in luce tutte le fragilità del nostro sistema”.

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