“Ma è presto per abbassare la guardia: è indispensabile restare sotto i mille ricoverati in terapia intensiva. E bisogna essere consapevoli che i morti continueranno ad aumentare ancora, perché quello è l’ultimo indicatore a calare”.
“Abbiamo avuto – spiega La Vecchia – un’esplosione largamente inattesa. La prima fase, tra il 5 e il 25 ottobre, è stata di tipo esponenziale. Da fine ottobre la crescita ha continuato, e sta continuando anche negli ultimi giorni, in maniera lineare. Allo stesso modo i nuovi casi sono più o meno stabili nelle ultime due settimane. Certo, ce ne sono ancora tantissimi. Il mio sospetto che il 3-5% popolazione sia attualmente positiva. Ma è normale: siamo in fase di espansione”.
Alla luce di questi dati i comportamenti da tenere devono comunque essere improntati alla massima prudenza: “Bisogna stare ancora molto attenti. In questo momento andare a cena da un amico è più rischioso di quanto non fosse andare in discoteca la scorsa estate. Ora è il momento di stare chiusi nel nucleo familiare”.