“Ripercorrendo l’excursus storico, ricordiamo che parliamo di una misura il cui bando è stato pubblicato nel lontano 2017 e che, a distanza di più di 3 anni, sta procedendo con enormi difficoltà procedurali e burocratiche. A questo proposito abbiamo interrogato il nuovo assessore all’agricoltura della Regione Campania per capire dove sia il problema. Si tratta di una categoria penalizzata, fatta di piccole e medie imprese che rischiano di non sopravvivere alla crisi attuale e di chiudere i battenti. Dobbiamo arginare questa deriva e proteggere il nostro futuro”.
È il momento di pensare ai giovani imprenditori e consentire loro di investire e lavorare in un momento di estrema emergenza, sarebbe un segnale importante per l’economia delle nostre aree rurali, su cui si fonda gran parte del Pil della nostra Regione.
Dobbiamo garantire ai nostri giovani gli strumenti per immaginare un futuro: invece, in molti casi, la crisi socio economica provocata dal Covid rischia di acuire già enormi difficoltà di un contesto che subisce la forte emorragia delle giovani generazioni costrette ad emigrare, oltre alla possibilità di mandare in bancarotta centinaia di piccole imprese agricole che non hanno più la forza di reagire alla drammatica emergenza che stiamo attraversando”.