Così L’assessore all’istruzione della Regione Campania Lucia Fortini lancia in dichiarazioni all’ANSA il percorso verso la riapertura delle scuole in presenza che dal 24 novembre riguarderà la prima classe delle elementari e la materna. In tutto circa 210.000 bambini in tutta la Campania, tra i 154.000 della materna e i 57.000 della prima classe della primaria.
“Il lavoro sulla riapertura – spiega Fortini – è nato con le riunioni con le organizzazioni sindacali, in cui era emerso che la dad sia più difficile per l’infanzia 0-6 anni e per la prima classe della primaria ma anche nei laboratori per gli istituti superiori professionali e tecnici.
Nelle prime riunioni trovammo una opposizione da parte delle asl e degli esperti dell’unità di crisi e decidemmo di soprassedere. I numeri sul contagio erano evidenti: il virus era cresciuto di 9 volte nell’età 0-18 anni nelle due settimane di apertura delle scuole, mentre la media per il resto della popolazione in quel periodo era di una crescita di tre volte della diffusione. Oggi i dati ci danno una curva che si sta stabilizzando”.
Un nuovo tentativo, dunque, con una fetta di dissenso che resta: “Oggi qualcuno mi dice – spiega Fortini – ma cole, le scuole erano chiuse quando eravamo una regione gialla e ora che siamo rossa le riaprite? Non è un controsenso ma bisogna guardare al ventaglio di misure a disposizione, se ci sono misure più restrittive su altri aspetti puoi riprendere una parte della didattica in classe dopo lo screening.
Lo facciamo senza ansia, se avessimo bisogno di qualche giorno in più per lo screening lo useremo, le organizzazioni sindacali al nostro fianco, anche se ora ci sono meno pressioni dalle mamme, anche perché la dad funziona”.
E così si guarderanno i numeri: “Il personale scolastico verrà a care i test – dice l’assessore – sui bambini vediamo. Molti genitori non vorranno sottoporre i figli al tampone, altri non vogliono farli tornare in classe. Lunedì prossimo faremo delle valutazioni complessive, a seconda della percentuale di bimbi che si è sottoposto al test e dei positivi capiremo. Entro domani mattina ci sarà attivo un numero verde, chiami, ti inseriscono in piattaforma sia se sei personale scolastico o sei genitore del bimbo e ti verrà dato un appuntamento per il tampone.
Ogni Asl si sta organizzando per farli, l’importante è che ci sia ordine, non vogliamo che per i bambini sia un incubo. Poi valuteremo. Quello che so è che sarebbe molto difficile ripartire con metà classe in presenza e metà in dad, per gli insegnanti sarebbe difficile, i dirigenti scolastici pensano a soluzioni, ma ripeto, una valutazione sarà fatta dall’Unità di Crisi regionale”.