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Tranquillopoli – (di Claudio Tortora)

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Quello che mi colpisce nel nostro vivere quotidiano è la calma, la tranquillità con la quale svolgiamo le nostre cose, il nostro lavoro ; il modo di parlare lento con toni bassi, il muoversi delle persone leggero…silenzioso, il cicaleccio di qualche campanello della bicicletta di tanto in tanto rotto dal passaggio frastornante di una carrozza…….
scriveva la mia Nonna.. che abitava nella Val Sugana .

Mentre  la nostra  quotidianità ci ha fatto proprio cancellare dalla memoria che esistevano queste realtà.Oggi anche un discorso con un amico che incontri dopo lungo tempo, in mezzo alla strada,diventa una impresa ardua. – Antonio! come stai? ( le macchine intorno…pipi-papaaa… ) Come stai?….roooam… (la macchina che passa)… Come stai?….. Popipopipopi……(i pompieri)….. Dove ti posso trovare?….. prprprpr (i martelli pneumatici) …Ah, non capisco… a via…..Aaaaaa (antifurto) ed…. Antonio è sparito!

Non siete riusciti a parlare con Antonio e difficilmente riflettete riuscirete mai a farlo.

 E restate li dispiaciuti, delusi, mentre una ventata di smog vi accarezza la faccia, e il suono dirompente di un fischietto di un vigile vi colpisce irrimediabilmente i timpani, accompagnato dal solito – Circolare, Cammenate! – e voi cominciate a roteare leggiadri ,nel traffico che vi avvolge, tra il frastuono di clakson, sirene, antifurti, fischietti, martelli pneumatici… e intanto tutto attorno a voi diventa un inferno di macchine che frenano, altre che si urtano, lamiere che si accartocciano, vetrine che si frantumano, motorini  che impazzano, moto che  sgommano, e voi finalmente nel vostro splendido isolamento continuate a volteggiare, nel caos, nello smog , immersi nel totale inquinamento acustico ed atmosferico , mentre vi torna alla mente  lo scampanellio delle biciclette della Val Sugana !

Ed è così che rientrate a casa dove avete appena recuperato qualche secondo di tranquillità nella vostra ascensore ,che vi consentirà di affrontare la vostra abitazione.

Mettete  le chiavi nella toppa ed ecco pronto, la televisione  che trasmette le urla  del grande fratello, i suoni intermittenti dei giochini di internet, il telefono  di casa che squilla ,insieme al telefonino di vostro figlio  ed al citofono che  suona, perchè il fruttivendolo  ha portato la spesa.

Non ci resta che la notte se abitiamo in zone giuste , se invece siamo nel bel mezzo della movida ,allora inizia un’altra movimentata escalation.

Io sto pensando di fare una cooperativa  che possa costruire una realtà tutta chiusa in una campana di vetro.

Una città chiamata Tranquillopoli ,dove potremo anche essere indagati per abuso di serenità  e condannati a vivere, in cattività, isolati da tutto e da tutti.

Se state facendo un pensierino…..basta inviare  la Vostra richiesta a Salerno Notizie  con tanto di adesione al progetto TRANQUILLOPOLI.  Affrettatevi le iscrizioni  sono iniziate e le richieste sono tante,i posti a disposizione pochi..se no che TRANQUILLOPOLI SAREBBE?

di Claudio Tortora

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