Le regioni stanno individuando i luoghi per lo stoccaggio, poi si partirà con la distribuzione a partire dai soggetti più vulnerabili.
“La distribuzione la farà direttamente la Pfizer, quindi l’azienda ce li porterà nei luoghi concordati con i governatori: la ragione è che il vaccino uscirà con certi standard dal luogo di produzione ed è indispensabile che arrivi con gli stessi standard e questo non può esserci che garantito dall’azienda che l’ha prodotto” ha spiegato Arcuri, aggiungendo: “Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, per seguire la tracciabilità dei beni sul territorio”.