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La ministra Azzolina si racconta a Repubblica: ‘E’ vero, da piccola mi chiamavano… “cazzolina”

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Lucia Azzolina si racconta a Venerdì di Repubblica rivelando che a scuola la chiamavano “cazzolina” e che sceglie di usare il rossetto rosso fuoco perché veniva presa in giro per le sue labbra. Ma perché la ministra dell’Istruzione ha sentito la necessità di raccontare ciò? Per Gustavo Bialetti de la Verità si tratta di «finto autobodyshaming», che forse rientra in «una nuova strategia acchiappavoti, per evitare di essere consegnata alla storia solo come il ministro dei banchi a rotelle». Sta di fatto che nell’intervista spiega anche di non aver mai preso sul serio gli attacchi: «Già al liceo mi chiamavano cazzolina, e ne ridevo, e ora, per aiutarli a ridere, mi tingo le labbra ancora di più». La ministra confida anche che ama la scuola per gratitudine, perché l’ha salvata dall’abisso e lì ha trovato il suo riscatto. «La scuola divenne il nascondiglio del mio disagio». Criticata per l’ignoranza in inglese e in informatica, ammette: «È vero che io, che pure so studiare, ho difficoltà con l’inglese. Con il francese me la cavo meglio».
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