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Napoli, genitori contro la Dad in fila per sottoporsi a screening

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Sono andate all’ospedale del Mare, a Napoli est, per sottoporsi allo screening, su base volontaria per i bambini da 0 a 6 anni, le loro famiglie e il corpo docente.

Le mamme No Dad non si arrendono all’idea, paventata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che il 24 potrebbero anche non riaprire le scuole dell’infanzia e la prima elementare, contrariamente a quanto prevede un’ordinanza regionale. “Alcuni genitori sono venuti qui e si sono informati – spiega Lea Nocera – hanno scoperto che la prenotazione, contrariamente a quanto era stato detto, non è obbligatoria”.

Da qui è partito un passaparola tra i genitori che, anche senza riuscire a ottenere una prenotazione, si sono recati al presidio allestito dalla Asl Napoli 1 centro, attendendo il proprio turno. Davanti alla postazione, i genitori contrari alla didattica a distanza, hanno portato uno striscione: “Tampone fatto, il 24 si torna a scuola”.

“Il servizio sarebbe dovuto arrivare anche prima – dice – ma c’è un problema nella trafila per la difficoltà di prenotazione. Ancora oggi ci sono stati genitori che hanno atteso fino a 39 minuti per poter prenotare”.

“E’ stato detto che essendo questo screening su base volontaria, la colpa dei numeri bassi era delle famiglie che decidevano di non fare il test – sottolinea – E invece era una comunicazione sbagliata, molto probabilmente fatto di proposito”. Al presidio ci sono, dunque, due file: una per chi è prenotato, l’altra per chi arriva senza prenotazione.

“Funziona tutto in maniera molto agevole – aggiunge Nocera – Ci sono 4 postazioni per l’accettazione, e gli operatori che eseguono il tampone”. I genitori no Dad sperano che dallo screening possa uscire un quadro tale da consentire la riapertura delle scuole e scongiurare il proseguimento delle lezioni online.

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